Lo scrittore latino Igino, nelle Fabulae, narra il MITO DELLA DEA CURA.
Mentre Cura stava attraversando un fiume, vide del fango argilloso, lo raccolse pensosa e cominciò a dargli forma. Ad un tratto, si avvicinò Giove; Cura gli chiese di dare lo spirito di vita a ciò che aveva fatto e Giove acconsentì volentieri, ma quando cura pretese di imporre il suo nome alla creatura, Giove glielo proibì sostenendo che il nome doveva essere il suo, dato che gli aveva infuso la vita. Mentre Giove e Cura disputavano, intervenne anche la dea Terra, reclamando che a ciò che era stato fatto fosse imposto il proprio nome, perché essa gli aveva dato il proprio corpo.
I disputanti elessero Saturno, il tempo, a giudice, il quale comunicò ai contendenti la seguente decisione: “Tu Giove, che hai dato lo spirito, al momento della morte riceverai lo spirito; tu, Terra, che hai dato il corpo, riceverai il corpo. Ma poiché fu cura che per prima diede forma a questo essere, finché esso vive, lo custodisca. Per quanto concerne la controversia sul nome, si chiami “homo” poiché è stato tratto da “humus” ”.
I disputanti elessero Saturno, il tempo, a giudice, il quale comunicò ai contendenti la seguente decisione: “Tu Giove, che hai dato lo spirito, al momento della morte riceverai lo spirito; tu, Terra, che hai dato il corpo, riceverai il corpo. Ma poiché fu cura che per prima diede forma a questo essere, finché esso vive, lo custodisca. Per quanto concerne la controversia sul nome, si chiami “homo” poiché è stato tratto da “humus” ”.
Questa antica favola ci ricorda che il “prendersi cura”, non è affatto marginale o transitorio, ma è talmente connesso alle radici dell’umano che in qualche modo lo plasma, gli dà forma.
Cura è consapevole del generoso ed impegnativo potere di questo compito sin nelle sue radici dell’umano, nel suo humus.
Cura è consapevole del generoso ed impegnativo potere di questo compito sin nelle sue radici dell’umano, nel suo humus.
Con questa consapevolezza, auguro a tutti (alunni, famiglie, docenti e personale A.T.A.) buon anno scolastico.
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Gian Maria Rovelli
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